Un tormentoso corpo a corpo con il linguaggio svela il destino dell’in-contro “epocale” fra Paul Celan e Martin Heidegger. Una conversazione estenuante ai confini dell’Essere, conduce alla terra del cuore dove, per il poeta bucovino non c’è parola che lenisca le ferite della storia. Fra l’evento del loro in-contro e la speranza di una parola impossibile, si fa strada il pensiero poetante, ultimo superstite di un colloquio denso di equivoci, di parole trattenute, di ammissioni ricusate: la parola poetica rincorre il pensiero in un atto di estremo attaccamento alla vita – la poesia è per Celan una stretta di mano che forse, il filosofo del Baden non è in grado di restituire.
Un’intensa e appassionata disamina dove poesia e filosofia si intrecciano innervate dall’ascolto psicanalitico per incamminarsi nella dimora del perturbante amoroso.
Nel segreto dell’in-contro, l’ospitalità dell’estraneo cede alla follia di includere, per amore, l’altro sotto il giogo antico della memoria e della nominazione, non lasciando neppure la libertà di volger via lo sguardo, e di arretrare di fronte a un possesso che tutto vuole per librarsi estenuato, nella scrittura di un colpo d’ascia fiorita…
Celan e Heidegger
Paul Celan, nato Paul Antschel, è stato un poeta rumeno ebreo, di madrelingua tedesca, nato nel capoluogo della Bucovina settentrionale, oggi parte dell’Ucraina. Era figlio unico di Leo Antschel-Teitler e di Fritzi Schrager.
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Martin Heidegger è stato un filosofo tedesco. È considerato il maggior esponente dell’esistenzialismo ontologico e fenomenologico, anche se egli stesso ha rigettato quest’ultima etichetta.
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Edizione
Mimesis Edizioni – scheda del libro
Celan e Heidegger – Recensioni:
Alessandra Iadicicco – Panorama, 27 gennaio 2014
“Fantasmi della memoria fra Heidegger e Celan”
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Rai filosofia, dicembre 2014
“Darsié: l`in-contro tra Celan e Heidegger”
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Paolo Barbieri – L’Arena, 27 gennaio 2014
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Antonio Gnoli – La Repubblica, 27 gennaio 2014
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Alessandra Iadicicco – Panorama, 29 gennaio 2014
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Libertà di Piacenza, 12 marzo 2015
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